Il presidente, David Sassoli, è stato lungamente contestato durante la sessione plenaria, soprattutto dal tedesco Markus Ferber, del Ppe, infuriato con la presidenza per la decisione - presa in realtà con i capigruppo - di chiudere l’ufficio registri del Parlamento e privare gli eurodeputati della possibilità di firmare la presenza, per garantirsi la diaria da 323 euro al giorno.
Da marzo, causa Covid, la maggior parte dei lavori parlamentari si svolge da remoto. Nonostante questo, nell’ultima plenaria di ottobre ben 350 eurodeputati si sono registrati, anche se poi soltanto in settanta si sono iscritti a parlare.
Le restrizioni erano inevitabili: “Nel penultimo weekend - ha spiegato Sassoli - ci sono stati 171 casi di positività tra i parlamentari, assistenti e staff”. Ma il battibecco con Ferber è comunque andato avanti per venti minuti.