L’Unione europea da 28 a 27. E ora a 25?

Continua la situazione di stallo a Bruxelles. L’Ue si dice pronta ad agire a 25

L’Unione europea da 28 a 27. E ora a 25?

Se non fosse possibile sbloccare il veto di Polonia e Ungheria possiamo “adottare quelle decisioni anche a 25, sarebbe doloroso, sarebbe una ferita, ma non possiamo fermarci”. Si è espresso così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Gli va incontro il premier portoghese: “Non c’è un piano B, c’è solo un piano A”.

Sono poi giunte le dichiarazioni di Angela Merkel, il peso delle sue parole è ancora più alto visto che Berlino è al momento alla guida dell’Ue. “È necessario che tutte le parti scendano ad un compromesso sul bilancio Ue e il Recovery Fund, altrimenti l’accordo non funzionerà”, ha spiegato la cancelliera.

Nei prossimi giorni si capirà in cosa consisterà il “compromesso” citato da Merkel: potrebbe tradursi in un’escamotage che possa accontentare Polonia e Ungheria senza ritardare (troppo) l’erogazione del Recovery Fund. Oppure l’estrema ratio di una decisione di procedere a 25, così come prospettato da Sassoli.

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