Recovery, le liti italiane spaventano Bruxelles

C’è una lista che in Europa passa di mano in mano: in grassetto sono segnati i nomi dei 27 paesi dell’Unione, accanto lo stato di avanzamento dei rispettivi piani per accedere ai fondi del Next Generation Eu. In sette sono posizionati meglio degli altri: Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovenia. E l’Italia? Il nostro paese sta lavorando al Recovery Plan, ma le liti in seno alla maggioranza stanno facendo crescere la preoccupazione a Bruxelles.

Recovery, le liti italiane spaventano Bruxelles
Matteo Renzi

Agli occhi della Commissione europea i problemi rischiano di diventare tre: oltre a Polonia e Ungheria, l’Italia appunto.

Intanto Matteo Renzi minaccia: “Mi sgancio”. Così, con due mosse (ridurre l’autonomia dei sei manager che governeranno il Recovery e cancellare almeno la loro facoltà di agire in deroga e con poteri sostitutivi), Giuseppe Conte prova a sminare il campo della maggioranza. Ha paura di sommare tensione a tensione, guerriglia a guerriglia.

Nella notte, poi, il premier accetta che i tecnici del preconsiglio lavorino per accontentare il Pd e Italia Viva su questo nodo della governance, giudicato anche di dubbia costituzionalità. Ma (al leader di Iv) potrebbe non bastare. E a Palazzo Chigi si teme che il voto sul Mes si trasformi in una trappola …

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