Nel 2021 l’Europa applicherà la nuova “Politica Agricola Comune” (PAC) ovvero l’insieme di regole per l’assegnazione di sussidi e incentivi agli agricoltori e allevatori europei. La PAC occupa una voce importante del bilancio europeo: quasi il 40% dei fondi che, fino ad oggi, sono stati assegnati in modo iniquo. Agli agricoltori e allevatori che vogliono produrre in modo ecologico e sostenibile, spetta solo una minima parte di questi fondi: un sistema che privilegia il profitto di pochi anche a scapito della salute di molti.
Negli allevamenti intensivi vengono usate grandi quantità di antibiotici e gli animali sono nutriti con mangimi coltivati usando pesticidi e fertilizzanti chimici. È questa la carne offerta a buon mercato negli scaffali dei supermercati, che finisce nei nostri piatti e che sta facendo ammalare noi e anche il Pianeta. Il prezzo della carne lo paghiamo con la nostra salute. A denunciarlo è Greenpeace. È la capacità dei batteri di diventare resistenti all’attività di un determinato antibiotico. A causa dell’uso crescente di questi medicinali, i batteri resistenti ai trattamenti antibiotici sono sempre più frequenti.
L’Italia è il secondo paese in Europa per utilizzo di antibiotici negli allevamenti, con oltre 1.300 tonnellate l’anno. Gli antibiotici sono somministrati agli animali per prevenire le conseguenze di condizioni igieniche e ambientali inadeguate e insostenibili, che li sottopongono a forte stress e molta sofferenza.
Fertilizzanti, erbicidi, insetticidi e altre sostanze chimiche utilizzate per produrre mangimi inquinano suolo e corsi d’acqua, così come liquami, nitriti e nitrati derivanti dalle pratiche agricole. L’acqua contaminata da nitrati e nitriti, ad esempio, è stata associata a problemi di salute che comprendono tumori alla vescica, tiroide, colon, reni, ovaie, stomaco e il linfoma di Hodgkin. L'inquinamento atmosferico, dovuto al rilascio di polveri sottili (PM2,5) e alle emissioni di ammoniaca (il 90% delle quali, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, proviene dall’agricoltura) può a sua volta causare problemi di salute per le persone.
Più si abbassano la qualità e gli standard degli allevamenti, meno costa la carne, e più siamo incoraggiati a consumarla ignorandone i rischi per la salute. Le diete con un alto contenuto di carne rossa e lavorata sono associate a vari problemi di salute come obesità, malattie cardiovascolari, diabete di tipo II e alcuni tipi di cancro. Inoltre, la diffusione di malattie trasmissibili alle persone come l’influenza aviaria e suina o la Salmonella, sono importanti rischi per la salute pubblica legati all’allevamento intensivo di animali.