Una rivoluzione politica si avvicina in Germania. Ma avrà effetti anche in Europa. La Csu, il partito gemello bavarese della Cdu di Angela Merkel, sa già che perderà le elezioni regionali del 14 ottobre.
La sconfitta ha un sapore ancora più amaro perché avviene in un land particolarmente ricco e, dal dopoguerra, politicamente in mano alla Csu, che potrà invece dirsi questa volta fortunata se riuscirà a guidare un governo di coalizione.
La debacle incombente rischia di avere ripercussioni nazionali e, quindi, in Europa. La Csu è nello stesso gruppo parlamentare della Cdu e ha anche tre ministri nel governo attuale, compreso quel ministro degli interni, Horst Seehofer, particolarmente controverso.
Nonostante sia un partito regionale, la Csu è stata in grado di superare numerose vicissitudini, ma da qualche anno ha visto perdere parte del suo potere a favore di AfD (Alternativa per la Germania). E la causa sarebbe la generosità di Angela Merkel in tema di immigrazione. Sbagliata così tanto per gli elettori della Csu, che dopo aver preso alle elezioni federali dello scorso anno il 38,8% - già un minimo storico - scenderà ora intorno al 30%.
Il vero vincitore, sebbene le elezioni debbano ancora esserci, potrebbe non essere quello atteso, ovvero l’AfD. Ma i Verdi, che hanno attirato in massa gli scontenti della Csu. Eppure, sulla carta, gli elettori bavaresi hanno poche ragioni per lamentarsi. La regione è una delle più ricche della Germania.