Fino ai giorni scorsi aveva, infatti, più volte sottolineato l'importanza che il capo del governo fosse anche leader del partito di riferimento.
Per Angela Merkel, che è stata alla guida della Cdu dal 2000, la mossa rappresenta una capitolazione politica. Non si ricandiderà alla fine del mandato attuale, neanche nel caso in cui il governo dovesse cadere.
A questo punto si profila un regolamento dei conti interno alla Cdu a dicembre, mentre la posizione dell'esecutivo, nato dalla "grosse koalition" con l'Spd, appare sempre più precaria. Anche perché sui temi più caldi del momento, Europa e immigrazione, Merkel non è risucita a compiere concreti passi avanti.