Sul piedistallo c’è ancora lei. È la sua la parola che continua a pesare di più in Europa, perché il suo Paese è la prima economia dell’Ue. E ora che l’Unione è a un punto di svolta, rischiando di implodere su se stessa, al centro c’è sempre Angela Merkel.
La scienziata-mamma, capace di rassicurare la Germania, è sempre più in auge nel Paese. Secondo alcuni sondaggi, avrebbe il gradimento dell’80% dei tedeschi, livelli dai quali gli altri leader europei sono lontani anni luce. E la Cdu/Csu è tornata a volare (37% dei consensi). Un partito che fino a poco fa era nel caos assoluto, culminato con l’annuncio delle dimissioni della leader Annegret Kramp-Karrenbauer.
E così, per la prima volta, sui giornali tedeschi inizia a farsi timidamente strada l’impensabile: un nuovo (e quinto) mandato Merkel. Lei che già da anni viene indicata come un’anatra zoppa sulla via del tramonto.
Molto dipenderà da come evolverà la pandemia. Ma oggi una Angela Merkel che siederà anche dopo il 2021 alla cancelleria (a quel punto supererebbe per durata anche Kohl) non appare più impossibile come fino a pochi mesi fa.