L’acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea “viola in parte” la Costituzione tedesca, in quanto il governo tedesco e il Bundestag “non hanno esaminato le decisioni della Bce”. È il verdetto annunciato oggi dalla Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe.
In sostanza, la Corte accoglie ma solo in parte i ricorsi contro il Quantitative easing della Bce. Il verdetto è stato emesso con 7 voti favorevoli, 1 contrario. Non avrà invece seguito la contestazione che il Qe sarebbe stato un finanziamento di Stato per via valutaria.
Ma poteva andare peggio. Quello che arriva dalla Germania è dunque un sì con riserva al Qe. Una sentenza completamente sfavorevole avrebbe buttato fuori la Germania da uno dei più importanti programmi straordinari varati dalla Banca centrale europea, a seguito della crisi finanziaria del 2008. Il Qe vale 2.600 miliardi di euro.
Dal punto di vista puramente tecnico, il Qe sarebbe potuto andare avanti anche senza che la Bundesbank comprasse bond governativi tedeschi. Ma una Bce che avesse dovuto fare a meno del suo azionista di maggioranza, la Germania, per uno dei programmi più importanti varati negli ultimi anni, avrebbe avuto un effetto rilevante dal punto di vista politico.