La Germania vuole dotarsi di 35 F-35 di fabbricazione americana, il primo acquisto con il fondo speciale per la difesa da 100 miliardi di dollari stanziato in conseguenza della guerra in Ucraina
Berlino deve sostituire la flotta dei Tornado, l’unica in grado di trasportare gli ordigni nucleari statunitensi stanziati sul suolo tedesco, che ormai ha circa 40 anni. Aveva ipotizzato di optare per gli F-18, ma la guerra in Ucraina ha spostato l’attenzione su velivoli ben più avanzati.
Gli F-35 sono in dotazione a diverse Forze armate nordiche: Regno Unito, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, Finlandia. È, inoltre, nel quadrante centro-settentrionale, tra Scandinavia, Baltico e Polonia, che i militari tedeschi sarebbero impiegati con maggiori probabilità in caso di conflitto.
Conviene dunque avere un aereo in grado di combattere e comunicare con quelli di paesi dalle necessità simili. Eserciti che combattono assieme, non un esercito comune.
L’F-35 è una macchina statunitense. Pertanto, la decisione tedesca rassicura Washington che il riarmo della Germania avverrà nel solco degli ultimi settant’anni: sotto l’egida statunitense. Una scelta che tuttavia non fa sorridere Parigi. Per la Francia, l’acquisto degli F-35 rischia di rinviare chissà a quando il piano di un velivolo da combattimento congiunto.