In Germania è stato raggiunto nei giorni scorsi un accordo tra la coalizione al governo (Socialdemocratici, Liberali e Verdi) e i partiti d’opposizione sull’impiego del fondo straordinario da 102 miliardi di euro per il riequipaggiamento delle Forze armate. Una scelta che sembra confermare come per Berlino il riarmo sia funzione di interessi tedeschi e non europei.
L’intesa è il prodotto di un intenso dibattito tra le forze politiche durato tre mesi. La prolungata contrapposizione non ha mai riguardato l’aspetto tecnico del riarmo, ma quello strategico. Decidere cosa acquistare è questione di considerevole rilevanza, ma non quanto stabilire come farlo e a nome di chi.
Le ingenti risorse (102 mld) saranno utilizzate esclusivamente per rafforzare l’esercito tedesco. Qualsiasi misura addizionale dovrà essere finanziata attraverso il bilancio federale, gelando così il sangue a quei paesi europei che sperano di poter accelerare sulla difesa comune europea.