Nel 1992 Soros è un trader di hedge fund relativamente sconosciuto. Poi decide di piazzare una mossa che lo avrebbe reso leggendario: scommette 1,5 miliardi di dollari contro la sterlina e inizia la vendita allo scoperto - una tecnica utilizzata per trarre profitto dal calo del prezzo di un titolo. L'esperto di finanza di origine ungherese punta sul fatto che la Bank of England - la Banca centrale - non sarebbe stata in grado di difendere il valore della sterlina. Vince e guadagna circa 1 miliardo. Per questo motivo è diventato l'ossessione di Nigel Farage e dei pro-Brexit.
Ma anche su Farage – un ex broker di materie prime - si può dire qualcosa e soprattutto su quell’intervista - concessa a Sky News la sera del referendum - in cui sembrava sostenere l’idea di una sconfitta per la Brexit. Qualcuno ritiene che quelle dichiarazioni potrebbero aver aiutato gli hedge fund e fatto balzare la sterlina al suo livello più alto contro il dollaro in sei mesi, ben sapendo che il mattino dopo, con la certificazione della vittoria dell’uscita dall’Ue, la valuta britannica sarebbe crollata.
Se questo fosse davvero avvenuto, sarebbe allora la conferma che c’è chi ha manipolato la Brexit con il solo scopo di aumentare la propria ricchezza. E questo da ragione, almeno in parte, alla profezia di Soros: "Una vittoria dell'uscita del Regno Unito dall'Ue avrebbe reso alcune persone molto ricche e più poveri tutti gli altri”.