La Camera dei Comuni ha approvato una mozione di censura contro il governo di Theresa May. Il motivo ufficiale? La mancata pubblicazione integrale del parere legale sull'accordo di divorzio dall'Ue raggiunto dalla premier con Bruxelles.
Il nuovo emendamento, promosso dal dissidente Tory Dominic Grieve (con il sostegno del Labour) e passato con 321 favorevoli (i contrari sono stati 299), di fatto, lega le mani dell'esecutivo in caso di bocciatura l'11 dicembre da parte del Parlamento dell'intesa raggiunta con l'Ue dalla premier. In pratica, qualora l'accordo fosse respinto, il Parlamento (e non il Governo) avrà voce in capitolo su qualunque opzione successiva.
Theresa May, tuttavia, tira dritto e torna a invocare il via libera dei deputati alla ratifica, continuando a difendere il suo accordo come il migliore possibile "nell'interesse del Paese". "Il popolo ha votato e il nostro dovere è attuare la Brexit", ribadisce fra l'altro in risposta a chi torna a evocare un secondo referendum.