Brexit, sì al rinvio. No al referendum bis

La Camera dei Comuni ha dato il via libera, con 412 "sì" e 202 "no", a una mozione che dà mandato a Theresa May di chiedere all'Ue un rinvio "breve" della Brexit, dal 29 marzo al 30 giugno. Bocciato, invece, l'emendamento che proponeva un referendum bis

Brexit, sì al rinvio. No al referendum bis

La Camera dei Comuni ha dato il via libera, con 412 "sì" e 202 "no", a una mozione che dà mandato a Theresa May di chiedere all'Ue un rinvio "breve" della Brexit, dal 29 marzo al 30 giugno.

Mentre è stata bocciata l'idea di tenere un secondo referendum (334 contrari e 85 favorevoli). L'emendamento, presentato dalla ex Tory poi confluita nel Gruppo Indipendente, Sarah Wollaston, proponeva di estendere l'articolo 50 del trattato di Lisbona per concedere tempo per una seconda consultazione popolare. 

La premier britannica chiederà la prossima settimana ancora di votare per il suo accordo. Se fosse approvato, May andrebbe a Bruxelles per chiedere un rinvio fino al 30 giugno dell’uscita del Regno Unito dall’Ue. Ma cosa succederebbe se dovesse essere bocciato per la terza volta? A quel punto May chiederà al Consiglio Europeo un rinvio della Brexit, circa di un anno.

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