Da un lato, c’è Jeremy Corbyn, segretario del Labour, che racconta ad una folta platea una parte del programma elettorale, fatto principalmente di nazionalizzazioni e riduzione dell'evasione fiscale. Dall’altro lato, ad ascoltare non ci sono elettori laburisti ma gli imprenditori britannici.
Siamo, infatti, all’assemblea annuale della Confederation of British Industry (CBI), che apprezza le parole di Corbyn sottolineandolo con un lungo applauso. Sembra incredibile, ma in sala sono presenti anche imprese che potrebbero essere nazionalizzate.
Nonostante ciò, il segretario laburista ha incassato più di Theresa May, alla quale è stato concesso un freddo applauso. Il primo ministro ha la colpa di aver reagito stizzita a una domanda durante la sessione con domande dal pubblico e aver fornito risposte insoddisfacenti sull'evasione fiscale.
Questo spiega in parte l’avvicinamento tra le imprese e Corbyn. Gli imprenditori hanno capito che un eventuale Governo laburista, seppur apparentemente distante nei programmi dagli interessi della CBI, è comunque il male minore, viste le vicissitudini che stanno scuotendo i Tories.