Il governo britannico chiederà alla Regina di sospendere il Parlamento pochi giorni dopo il rientro degli onorevoli dalla pausa estiva e solo qualche settimana prima della scadenza della Brexit, fissata per il 31 ottobre.
L’obiettivo dell’amministrazione guidata da Boris Johnson sarebbe di “rinviare” il discorso della Regina al 14 ottobre. In quell'occasione, come da consuetudine, la sovrana 93enne presenterebbe i futuri piani del nuovo governo. Questo significa che difficilmente i parlamentari avrebbero tempo a sufficienza per bloccare il “no deal'” voluto dal premier.
Quella di Johnson è una mossa di rara gravità costituzionale e potrebbe aprire una crisi senza precedenti nella storia recente britannica. Di qui le durissime reazioni. Il presidente della Camera dei Comuni, John Bercow, ha criticato la decisione di Johnson: "Questo è un oltraggio alla Costituzione. L’unico scopo è impedire ai deputati di dibattere sulla Brexit”. Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, parla di "golpe costituzionale".