“Gli effetti sulla nostra democrazia sono stati estremi”. Con questa motivazione la Corte Suprema britannica all'unanimità ha giudicato illegale la controversa sospensione del Parlamento decisa dal premier Boris Johnson lo scorso agosto.
Una decisione storica contro un provvedimento che aveva generato numerose proteste. La Corte ha aggiunto che il Parlamento è da considerarsi aperto e così lo speaker della Camera dei Comuni John Bercow ha immediatamente riconvocato tutti i deputati.
La mossa di chiudere la Camera si è così rivelata un clamoroso boomerang per il premier. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha chiesto le dimissioni di Johnson, che ora rischia l’incriminazione.