La Gran Bretagna lascia l’Ue e la Manica torna a essere un confine europeo, fra il continente e l’isola. Si chiude così una pagina di storia durata quasi mezzo secolo dal 1973 a oggi: quella del matrimonio tra Londra e Bruxelles.
“Per molte persone è un momento di meravigliosa speranza”. Così Boris Johnson, aprendo il suo discorso alla nazione nel Brexit Day, non senza ricordare tuttavia come molti altri avvertano invece “un senso di ansietà e di smarrimento”.
“L’Ue, nonostante tutti i suoi punti di forza e le ammirevoli qualità, è evoluta negli ultimi 50 anni verso una direzione che non si addice più al Regno Unito”, ha spiegato Johnson, definendo “sana e democratica” la scelta del divorzio per restituire “sovranità” al Paese.
Una scelta che - ha ribadito il premier britannico - “il popolo ha confermato alle urne non una, ma due volte”: al referendum del 2016 e alle elezioni di dicembre.