Nigel Farage si diverte quando i media concentrano l’attenzione su di lui. Gioca a fare l’incantatore di serpenti. Come quando ha suggerito l’opportunità di un secondo referendum sulla Brexit.
Chi poteva essere d’accordo con l'ex leader dell'Ukip? Ovviamente tutti coloro che si oppongono all’uscita della Gran Bretagna dall’UE. Ma giusto il tempo di veder calare le tenebre ed ecco arrivare puntuale la retromarcia. Farage ha spiegato che non intendeva davvero di volere un altro referendum per invertire l’esito del primo.
Ma ammettiamo che sia indetta una seconda consultazione popolare. Qui si capisce quanto sia furbo Farage. Se si tenesse un altro referendum e il Regno Unito rimanesse nell'UE, lo Ukip stravincerebbe le elezioni del Parlamento europeo. Se, invece, un nuovo referendum confermasse l’uscita dall'UE, che secondo i sondaggi appare probabile, Farage ne uscirebbe vincitore, due volte.
Farage sa anche che la Brexit non è ancora avvenuta. E comunque l’impatto non sarà avvertito prima di 2-3 anni, quando alla guida del Regno Unito ci sarà probabilmente Jeremy Corbyn e sarà alle prese con la recessione economica ipotizzata da più parti. A quel punto, il leader del Labour potrebbe anche proporre un nuovo referendum.