"Con profondo sconcerto non comprendiamo le ragioni della posizione politica italiana. Non capiamo perché il paese europeo a noi più vicino non prenda una posizione chiara e netta contro il dittatore Maduro e non chieda, con forza, libere elezioni sotto l'egida della comunità internazionale e lo sblocco degli aiuti umanitari". Lo spiega il leader dell'opposizione venezuelana, Juan Guaidò, in una lettera agli italiani, aggiungendo: "Sono sicuro che il popolo italiano è dalla nostra parte, dalla parte della democrazia, della libertà e della giustizia".
Già 59 paesi nel mondo e il Parlamento europeo "hanno riconosciuto l'Assemblea nazionale e quindi la mia persona quale Presidente provvisorio del Paese, con il preciso e limitato compito di portare il Venezuela, al più presto, a libere e democratiche elezioni", scrive Guaidò. Ma per riuscirci, avverte, “abbiamo bisogno del sostegno italiano e di una comunità internazionale coesa per costringere Maduro a fare un passo indietro, rispettare la nostra Costituzione e far sì che, in qualità di Presidente provvisorio, possa indire nuove elezioni".
L'opposizione venezuelana sta organizzando l'arrivo di aiuti umanitari nel paese sudamericano, malgrado il governo di Nicolas Maduro abbia mobilitato l'esercito per impedirlo.