Parlando a Parigi, Volodymyr Zelensky ha chiesto a Emmanuel Macron e a Olaf Scholz aerei e armi pesanti “il prima possibile”. “Prima l’Ucraina otterrà le armi pesanti, prima i nostri piloti otterranno aerei moderni, prima il nostro esercito sarà forte con i carri armati, prima potremo tornare alla pace in Europa”, ha detto il presidente ucraino.
Il leader francese ha assicurato all’omologo ucraino la sua volontà di continuare lo “sforzo” per consegnare le armi a Kiev e ha confermato “la solidarietà, il sostegno e la volontà di accompagnare l’Ucraina verso la vittoria, verso la pace, e verso l’Europa”.
Scholz, a sua volta, ha ribadito a Zelensky il duraturo sostegno degli alleati. Il cancelliere tedesco ha ricordato che da quando è iniziata l’invasione russa un anno fa, la Germania e i suoi partner hanno sostenuto l’Ucraina “finanziariamente, con aiuti umanitari e armi”, e ”continueremo a farlo finché sarà necessario” ha aggiunto Scholz.
Poche ore prima, nella prima tappa del suo viaggio in Europa (la seconda trasferta, dopo quella lampo negli Stati Uniti, da quando è scoppiato il conflitto), Zelensky era volato a Londra per ringraziare l’alleato britannico che più di tutti (e sin “dal giorno uno”) ha dato sostegno militare all’Ucraina, con l’obiettivo di rimotivare il fronte europeo in un momento in cui la Russia sta tornando all’offensiva e di invocare le armi pesanti usando una formula efficace: “Dateci le ali per difendere la libertà”, rivolgendosi al Parlamento britannico riunito al gran completo nella storica Westminster Hall.
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