Sorpresa nelle elezioni nella Repubblica separatista turca di Cipro nord: il nuovo presidente è il nazionalista di destra Ersin Tatar, sostenuto da Ankara e vicino a Recep Tayyp Erdogan, che si è imposto al ballottaggio con il 51,7% dei voti sul più moderato Mustafa Akinci che era dato favorito per la rielezione.
Cipro turca copre poco più di un terzo dell’isola e conta appena 300 mila abitanti. Il voto era inizialmente previsto ad aprile, ma era stato rinviato per l’emergenza Covid.
Tatar, 60 anni, punta a una soluzione a due Stati nell’isola mediterranea mentre il 72enne presidente uscente Akinci, socialdemocratico, era favorevole a una riunificazione con un modello federale con la parte meridionale a maggioranza greca per restare nell’Ue. L’entità turca è riconosciuta solo da Ankara e fu fondata in seguito all’intervento militare turco del 1974.
Il risultato elettorale avrà un effetto anche sui rapporti tra Turchia e Grecia in campo energetico. Cipro è stata al centro di recenti tensioni nell’area per i diritti sullo sfruttamento delle riserve di idrocarburi al largo dell’isola.