Schroeder: “Tutti sono stati d’accordo con Putin negli ultimi 30 anni ma ora improvvisamente ognuno ne sa più degli altri”

In Germania sale lo scontro sull’ex cancelliere, diventato uomo d’affari (riceve circa un milione di dollari su base annua dal colosso russo Gazprom), che difende Putin.

Schroeder: “Tutti sono stati d’accordo con Putin negli ultimi 30 anni ...”
Gerhard Schroeder, cancelliere tedesco dal 1997 al 2005

Polemiche e accuse. Nel mirino c’è ancora l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Al centro dello scontro le sue parole in difesa del presidente russo. “Una difesa assurda”: l’accusa arrivata dal leader del Partito socialdemocratico, Saskia Esken, che ha esortato Schroeder a lasciare l’Spd. Dimettersi dagli incarichi che riveste nella compagnia petrolifera russa Rosneft e nel comitato degli azionisti di North Stream “sarebbe stato necessario per salvare la sua reputazione come ex cancelliere anche di successo, ma purtroppo non ha seguito questo consiglio”, ha detto Esken. “Gerhard Schroeder - ha aggiunto - agisce da anni esclusivamente come uomo d’affari e dovremmo smettere di percepirlo come un anziano statista, come un ex cancelliere. La sua difesa di Putin dalle accuse di crimini di guerra è decisamente assurda”.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, chiede che l’Occidente sanzioni l’ex cancelliere. “Tutti quelli che continuano a lavorare per il criminale di guerra Putin devono essere sanzionati duramente”, ha spiegato. Schroeder fa parte del “sistema Putin” – secondo Klitschko, - e “per questo è corresponsabile della mattanza di donne e bambini in Ucraina”. La reazione del sindaco della capitale ucraina è stata scatenata dall’intervista rilasciata al New York Times dall’ex cancelliere socialdemocratico, il quale ha spiegato che lascerebbe i suoi incarichi nei colossi energetici russi soltanto se Putin tagliasse le forniture di gas alla Germania e all’Europa, fatto escluso dal politico diventato uomo d’affari.

“Tutti sono stati d’accordo negli ultimi 30 anni ma ora improvvisamente ognuno ne sa più degli altri”, osserva Schroeder aggiungendo che “ho sempre servito gli interessi tedeschi”. Poi si dice contrario all’embargo energetico russo da parte della Germania ricordando la sua forte dipendenza dal gas di Mosca e giudica il conflitto “un errore”. A suo modo di vedere, “Putin è interessato a mettere fine alla guerra ma non è facile, ci sono alcuni punti che devono essere chiariti”.

Il caso infiamma ulteriormente una fase già tesa in Germania, dove i socialdemocratici già in difficoltà, dopo gli attacchi di Zelensky al presidente Frank-Walter Steinmeier, disinvitato a Kiev per la sua politica russa passata. Il tutto nell’ambito di una pressione crescente su Olaf Scholz, accusato da molti di essere troppo cauto sulla consegna delle armi pesanti e poco carismatico.

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