Ci è voluto poco per capire chi ha vinto i caucus dell’Iowa e il primo, potenzialmente significativo, passo verso la nomination repubblicana per la Casa Bianca.
Donald Trump ha rispettato i pronostici e in una notte gelata ha schiacciato i rivali con il 51 per cento dei consensi nello stato rurale americano.
L’affermazione di Trump è indiscutibile. Ha dato credito ufficiale alla sua ambizione di ottenere la terza nomination consecutiva, superando di slancio anche l’ostacolo dei 91 reati penali dei quali è accusato in molteplici procedimenti.
Ha fatto storia politica staccando gli avversari interni di oltre 30 punti, ben oltre i 13 punti che rappresentavano il precedente massimo negli annali elettorali.
La corsa per il secondo posto è stata decisamente più competitiva: il governatore della Florida Ron DeSantis l’ha spuntata di stretta misura con circa il 21 per cento contro il 19 di Nikki Haley, ex governatrice della South Carolina ed ex ambasciatrice alle Nazioni Unite.
Difficile sapere se questo risultato basterà a tenere DeSantis e Haley in corsa per la nomination. Loro hanno promesso di continuare: i prossimi appuntamenti, fra una settimana le primarie del New Hampshire e poi quelle in South Carolina, saranno probabilmente decisivi.
In ogni caso, l’Iowa conta poco a livello di numeri: invia solo 40 delegati alla Convention nazionale repubblicana su un totale di quasi 2.500. Ma l’esito dei suoi caucus può spingere o deprimere le campagne.