La scure di Donald Trump si abbatte sui social media con un ordine esecutivo che di fatto riduce la loro immunità legale esponendoli al rischio di cause, dopo che Twitter ha corretto per la prima volta due cinquettii del tycoon che equiparavano il voto per corrispondenza ai brogli.
Twitter fa “attivismo politico”, ha attaccato in serata poco dopo che la Casa Bianca aveva reso noto che il presidente ha firmato l’ordine esecutivo.
La posta in gioco è altissima. Sul piano politico ed economico. Così Trump, dall’alto dei suoi oltre 80 milioni di follower, brandisce Twitter come arma politico-propagandistica.
La battaglia vede Twitter e Facebook su fronti opposti. “Abbiamo una politica differente da Tw su questo, credo fortemente che Fb non debba essere l’arbitro della verità di tutto ciò che la gente dice online”, ha detto il fondatore Mark Zuckerberg in un’intervista a Fox.
“Segnalare le informazioni errate non ci rende un arbitro della verità - ha risposto il numero uno di Twitter Jack Dorsey -. Continueremo a segnalare informazioni errate o contestate sulle elezioni a livello globale”.
Fino all’ultimo atto. Trump ha cinguettato la scorsa notte che avrebbe mandato la “Guardia Nazionale” a Minneapolis (dopo la morte di George Floyd). Per Tw è un messaggio che “fomenta la violenza” e lo ha così ‘nascosto’.