Decisa vittoria del partito al potere dal 2015. I sovranisti guidati dal loro leader storico Jaroslaw Kaczynski (PiS, cioè Diritto e Giustizia) hanno conquistato circa il 43,6% e, quindi, anche grazie al premio di maggioranza dovrebbero conservare la maggioranza assoluta.
Supera il quorum anche un partito loro possibile alleato, gli ultraconservatori della Coalizione nazionale al momento attestati al 6,4%.
Coalizione civica, la piú importante formazione d’opposizione (alleanza tra Piattaforma civica di Donald Tusk e i Moderni) è distanziata al 27,4%. Troppo poco per sfidare il PiS anche in caso di tentativo di accordo con il cartello delle sinistre che è fermo all'11,9%.
Il PiS ha dunque messo a segno una vittoria schiacciante, favorita dal forte aumento della spesa pubblica deciso dall’esecutivo di Varsavia. Kaczynski ha promesso che la spesa per l’assistenza sanitaria salirà al 6% del Pil entro il 2024 dal 4,6% del 2016 (la media Ocse è pari al 6,6%). Ha nuovamente portato l’età pensionabile ai livelli pre-riforma del 2012: 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne. Stanziato fondi per ristrutturare le scuole. Ampliato gli assegni per i figli a carico. E, poi, aiuti agli agricoltori e infrastrutture.
Tutto sembra girare per il verso giusto in quella che è ormai la quinta potenza europea e il maggiore Paese orientale di Ue e Nato. L’economia polacca quest’anno dovrebbe crescere attorno al 4%. Ma quanto durerà questo trend con la recessione in arrivo nella prima economia europea considerando che la Germania è anche il principale paese destinatario dell’export di Varsavia?