L’Arabia Saudita si è impegnata ad aumentare la produzione di petrolio a luglio e agosto, una mossa che aiuterà a “stabilizzare considerevolmente i mercati”. Lo rende noto la Casa Bianca in una nota diffusa dopo l’incontro a Gedda tra il presidente Joe Biden e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
“Riad si è impegnata a sostenere il bilanciamento del mercato petrolifero globale per una crescita economica sostenuta. Abbiamo accolto con favore l’aumento dei livelli di produzione del 50% al di sopra di quanto previsto per luglio e agosto”, sottolinea la Casa Bianca.
Al principe ereditario saudita, “ho detto che penso sia personalmente responsabile per l’uccisione di Jamal Khashoggi”, ha spiegato Biden. Il presidente statunitense ha anche precisato che, a sua volta, il principe ha “negato di essere responsabile della morte” avvenuta all’interno del consolato saudita a Istanbul nel 2018.
I rischi di recessione economica aumentano anche negli Usa. Più che abbastanza per chiudere un occhio difronte a un omicidio così brutale e chiedere al maggior produttore mondiale di petrolio di aumentare l'offerta, nella speranza che possa essere una mossa sufficiente per far scendere il prezzo del petrolio a livello globale (quindi anche negli Usa).