La Russia di Putin sta diventando una minaccia anche per il pacifico Nordeuropa. È per questo motivo che la Svezia, da oltre 200 anni simbolo mondiale di neutralità, sta valutando di entrare nella Nato.
Il Riksdag, il Parlamento unicamerale di Stoccolma, ha approvato nei giorni scorsi una mozione delle opposizioni che chiede di aprire la prospettiva di una richiesta di ingresso nell’Alleanza atlantica.
La mozione non è vincolante e il partito socialdemocratico del premier Stefvan Lofven, alla guida di un governo di minoranza insieme a verdi e sinistra radicale, si dice contrario ad abbandonare la neutralità. La ministra degli Esteri, Ann Linde, ha definito la mozione “un passo negativo per la sicurezza del nostro Paese”.
Il governo tuttavia dimostra un altro atteggiamento nei fatti concreti visto che, nel frattempo, ha ottenuto dal Parlamento un aumento del 40% delle spese militari.