"L’economia sta migliorando, l'inflazione è scesa al di sotto del 5%, e i redditi hanno iniziato a salire", ha detto Vladimir Putin, ma ha ammesso che la Russia ha bisogno di "cambiare la struttura dell’economia".
Il leader russo ha poi cercato di minimizzare l'impatto delle sanzioni internazionali attuate dopo l'annessione della Crimea nel 2014. Pur riconoscendo che sono costate 44 miliardi di euro, secondo il capo del Cremlino, le sanzioni hanno avuto un effetto ben maggiore per le imprese europee. In pratica, un boomerang.
Fatto sta che l’Ue ha deciso di rinnovare per ulteriori 12 mesi le sanzioni contro Mosca. La reazione di Putin è stata immediata: "Le sanzioni occidentali sono un tentativo di frenare lo sviluppo della Federazione".