L’annuncio della mobilitazione parziale per andare a combattere in Ucraina ha gettato nel panico molti giovani russi. “Non voglio diventare carne da cannone”, dichiara un moscovita 30enne a ‘Moscow Times’, che ha raccolto diverse testimonianze.
“Certo che ho paura - dice Oleg, 29 anni -. Voglio assolutamente evitare di arruolarmi. Se avessi i soldi andrei all’estero”. “La gente cercherà ogni opportunità per evitare l’arruolamento, qualcuno tornerà all’università o prenderà un lavoro part-time nel settore della Difesa”, spiega un altro moscovita, che si dice pronto a rompersi un braccio pur di non partire.
Ad aumentare i timori è anche la mancanza di chiarezza su chi potrebbe venir mobilitato. “A vedere dal decreto, ogni cittadino della riserva militare può potenzialmente essere chiamato”, nota Sergei Krivenko, direttore dell’Ong ‘Cittadini. Esercito. Legge’ che fornisce assistenza legale ai soldati russi.
A dare corpo a queste voci c’è anche un dato di fatto. Secondo ‘The Guardian’, quasi tutti i voli in partenza dalla Russia sono stati esauriti in poche ore dopo che Putin ha annunciato una mobilitazione parziale dei riservisti.
I dati di Google Trends hanno mostrato un’impennata nelle ricerche di Aviasales, il sito web più popolare in Russia per l’acquisto di voli, dopo che l’annuncio del presidente russo ha fatto temere che gli uomini ‘abili’ al combattimento non potessero espatriare.
In particolare, i voli da Mosca verso Georgia, Turchia e Armenia, destinazioni che consentono ai russi di entrare senza visto, sono andati esauriti in pochi minuti.
Una lunga coda di auto (decine di chilometri) è stata registrata al confine tra Russia e Finlandia. Ma li per entrare occorre il visto.