Danimarca al voto. Il timore, più dei migranti, è la perdita dello status economico

Si terranno il prossimo 5 giugno elezioni legislative in Danimarca. Lo ha annunciato il premier Lars Loekke Rasmussen. Secondo recenti sondaggi, la coalizione di centrosinistra, ora all'opposizione, sarebbe in testa davanti a quella di centrodestra al governo. Rasmussen, che guida i Liberali, è al potere dal 2015. A novembre del 2016 ha formato una coalizione con i Conservatori, ma per poter avere la maggioranza ha dovuto contare sul sostegno del Partito anti-migranti.

Danimarca al voto. Il timore più dei migranti è la perdita dello status
Copenaghen

I timori dei danesi – piuttosto che concentrati verso i migranti – sono attualmente collegati al mantenimento dell’elevato status economico che contraddistingue il paese nordico. Dopo un’imponente crescita del prodotto interno lordo dal 2001 (165 mld di dollari) al 2008 (353 mld), il paese nordico non ha recuperato il livello precrisi. Nel 2018 ha fatto registrare 351 mld. Il tasso di crescita lo scorso anno è stato dell'1,2% rispetto al 2,3% osservato nel 2017. Nonostante ciò, il Pil pro capite resta altissimo: 61 mila dollari a fronte dei 57 mila registrati l’anno precedente. Ma nel 2008 era pari a 64.531 dollari.

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