È entrato in vigore in Francia il divieto parziale di utilizzare involucri di plastica per la frutta e la verdura. Per il 2026 è previsto il bando totale. Per il momento, è ancora possibile utilizzare buste di plastica per i prodotti più deperibili, come le fragole, e per quantitativi superiori, ad esempio, a un chilo e mezzo nel caso delle mele.
Un approccio graduale che è stato definito “pragmatico” dal presidente francese, Emmanuel Macron, ma ha suscitato la scontata reazione delle imprese del settore, che avranno sei mesi di tempo per esaurire le scorte di involucri non più legali.
A causa di costi definiti “insormontabili” generati dall’introduzione delle nuove norme, che si applicano anche alle buste prodotte con plastica riciclata, Elipso e Polyvia, associazioni datoriali che rappresentano 3.500 imprese del settore dell’imballaggio, hanno fatto appello al Consiglio di Stato contro quella che ritengono una distorsione del mercato comune, dal momento che il divieto si applica solo in Francia.
Ma non tutti piangono. Di segno opposto la reazione delle aziende che producono imballi in carta e cellulosa, per le quali è prevista una decisa espansione del giro d’affari.