I danni degli eventi meteorologici estremi dal 1980

Germania e Francia in testa nell’Ue

I danni degli eventi meteorologici estremi dal 1980

Tra il 29 e il 30 ottobre 2024, il sud-est della Spagna, in particolare la regione di Valencia, è stato colpito da devastanti alluvioni che hanno provocato oltre 200 morti. Questo evento rappresenta uno dei più gravi disastri climatici nella storia del paese, sia per il numero di vittime sia per l’intensità con cui le piogge si sono abbattute sul territorio.

Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, negli ultimi quindici anni il numero di disastri legati al maltempo è aumentato in tutto il mondo: nella sola Ue tra il 1980 e il 2023 il 3% degli eventi climatici estremi è stato responsabile di circa il 60% dei danni economici subiti. In particolare, nello stesso periodo si è registrato un totale di 738 miliardi di euro di danni dovuti ad eventi estremi, e 241.587 vittime.

L’impatto economico di questi fenomeni varia notevolmente tra i paesi europei. Osservando le perdite economiche per chilometro quadrato fra il 1980 e il 2023, Slovenia e Belgio registrano i valori più alti, rispettivamente con 862 mila e 554 mila euro. L’Italia si posiziona al quinto posto con 44 mila euro persi per chilometro quadrato.

D’altro canto, se si analizza il numero di morti a causa dei disastri ambientali, la fotografia cambia: la Germania si colloca al primo posto registrando oltre 100.000 decessi tra il 1980 e il 2023, seguita dalla Francia con 50.461 morti. Le vittime registrate in Italia sono inferiori (21.822 vittime).

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