Theresa May dichiara guerra ai rifiuti di plastica e annuncia un piano di lungo periodo per eliminarli entro 25 anni, portando avanti politiche green per disincentivarne l’uso e tassando i contenitori da asporto in plastica nei supermercati del Regno Unito.
May definisce i rifiuti di plastica “uno dei grandi flagelli ambientali del nostro tempo”, ma c’è chi come Greenpeace considera questo piano “un’occasione mancata”, perché non prevede lo schema del vuoto-a-rendere per le bottiglie di plastica, che ha dimostrato di funzionare bene.
Tra gli ambientalisti c’è chi teme che l’uscita dall’UE potrebbe abbassare gli standard green nel Regno Unito, non essendo più obbligatorio rispettare i limiti imposti da Bruxelles, ma il capo del dipartimento ambientale Micheal Gove sostiene che la Brexit non si tradurrebbe in una riduzione della protezione dell’ambiente.