Un'inchiesta congiunta senza precedenti da parte di quattro commissioni di parlamentari britanniche mette sotto accusa l'industria automobilistica per l'inquinamento prodotto: il rapporto, stilato da 49 parlamentari di tutti gli schieramenti, considera come “emergenza sanitaria nazionale” l’aria inquinata che causa 40 mila morti premature all'anno e chiede al governo di anticipare la data del 2040 per vietare le vendite di auto diesel e benzina.
Il rapporto, che quantifica in 20 miliardi di sterline il costo complessivo per l’inquinamento (causato non solo dalle auto) dell’aria nel Regno Unito, chiede all’industria automotive di contribuire con un nuovo fondo per l’aria pulita.
Un’accusa ancora più grave che emerge dal rapporto è indirizzata ai ministri che in questi anni avrebbero evitato azioni incisive contro le case automobilistiche per “convenienza politica”. Secondo il principio “chi inquina paga” l’industria automobilistica si troverebbe dunque a dover sborsare milioni di sterline per ripulire l’aria e c’è un illustre precedente: per lo scandalo del 2015 dieselgate negli Stati Uniti la Volkswagen accettò di pagare 15 miliardi di dollari.
Le conclusioni della super-inchiesta (Fonte: www.parliament.uk)