Una società immobiliare olandese, Beladon, ha lanciato la prima fattoria galleggiante al mondo. Ha costruito un impianto offshore nel porto di Merwehaven, a Rotterdam, e lo utilizza per allevare 40 mucche della razza Meuse-Rhine-Issel che sono munte da robot.
Potrebbe apparire contro-intuitivo realizzare delle fattorie all’interno di una città, ma avvicinarsi ai consumatori riduce l’inquinamento legato al trasporto. Il punto appare di non poco conto visto che la popolazione globale crescerà fino a 9,8 miliardi entro il 2050 e le previsioni indicano che il 70% vivrà nelle città (rispetto al 55% di oggi). Così le fattorie urbane, dove i prodotti crescono verticalmente su pile di scaffali sotto luci ultraviolette, sono in aumento. Ma quella ideata dall’azienda dei Paesi Bassi ha qualcosa in più: si sviluppa su tre livelli ed è ancorata al fondo dell'oceano. Produce circa 800 litri di latte al giorno.
A Peter van Wingerden, ingegnere e fondatore di Beladon, l’idea è venuta in mente nel 2012, quando si trovava a New York per un progetto di edilizia galleggiante sul fiume Hudson. Mentre era lì, l'uragano Sandy ha colpito la metropoli statunitense, allagando le strade della città e paralizzando la mobilità. Per due giorni è stato difficile trovare alimenti freschi nei negozi. Così è nato il disegno di produrre cibo sull’acqua.
Con l'aumento della domanda di un’alimentazione più sana, l'urbanizzazione in rapida crescita e il cambiamento climatico, non è più possibile fare affidamento sui sistemi di produzione del passato. Per questo l'azienda punta a riutilizzare e riciclare il più possibile. Circa l'80% di ciò che mangiano le mucche deriva dagli scarti dell'industria alimentare di Rotterdam. All’interno della fattoria viene coltivata su cinque piattaforme verticali con luci a LED anche la lenticchia d'anatra da utilizzare come mangime per animali, dal momento che è ricca di proteine, cresce rapidamente e può essere nutrita con urina di mucca. Il progetto genera anche parte dell’energia di cui ha bisogno attraverso pannelli solari. L’impresa produce e pastorizza latte e yogurt in loco che vende nella città olandese. Viene commercializzato anche il letame derivante dall’allevamento.
Le fattorie localizzate all’interno delle città tendono ad usare meno acqua, fertilizzanti e pesticidi rispetto ai sistemi di produzione convenzionali. Il principale limite, invece, è connesso allo spazio disponibile: sarà sufficiente per alimentare le crescenti popolazioni urbane del mondo?
Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su LA STAMPA