Facebook stava cercando, cosa poi riuscita, di diventare il servizio di social media dominante nel mondo. Ma non si è limitata a ciò. Nel frattempo ha raggiunto accordi che consentono ai produttori di telefoni di accedere alle informazioni personali degli utenti.
Il gigante del web ha raggiunto partenariati - nel corso degli ultimi dieci anni - per la condivisione dei dati personali con almeno 60 produttori di dispositivi - tra cui Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung. E non è esattamente ciò che Marck Zuckerberg aveva dichiarato difronte al Congresso statunitense e al Parlamento europeo.
La maggior parte delle partnership rimane in vigore, anche se Facebook ha iniziato a ridurle ad aprile, subito dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Il social media si era affrettato a dichiarare di aver chiuso i rapporti con la società di consulenza politica, ma aveva dimenticato di spiegare di aver esentato da tali restrizioni i produttori di cellulari, tablet e altri hardware. È come avere le serrature alle porte, salvo poi scoprire che il fabbro ha dato le chiavi a tutti i suoi amici.