Il che non vuol dire che Enel sia la migliore in senso assoluto ma fornisce i dati senza innalzare barriere. La multinazionale italiana ha ottenuto un punteggio di 87,93 (su 100), raggiunto grazie alle buone condizioni di lavoro (98,9), all'accessibilità (93,6) e al dialogo sociale (91,2). Appare, invece, più indietro per quanto riguarda responsabilità sociale e ambiente.
Mettere in fila i giganti del mercato per trasparenza non è ininfluente perché di questi tempi una cattiva reputazione in un mercato globale può costare salato in termini di fatturato, mentre diventare più trasparenti e ascoltare le esigenze dei lavoratori e di tutti i shakeholder rappresenta senza dubbio un plus.
A guidare la classifica mondiale (le multinazionali comparate rappresentano il 44% del Pil mondiale) ci sono, oltre a Enel, Ab Electrolux, Rentokil Initial, Allianz, Salini Impregilo, Bankia, Generali, Nestlé, Talanx e Bayer. Tra le prime dieci, dunque, ben tre sono italiane.