Stati Uniti sempre più protagonisti delle fusioni globali. Secondo Mergermarket, le concentrazioni societarie a livello globale hanno toccato a giugno 1.800 miliardi di dollari, l'11% in meno rispetto allo stesso mese del 2018. E 9 su 10 sono operazioni targate Usa, a fronte di 1 sola europea.
Il primato va all'acquisizione di Celgene da parte di Bristol-Myers Squibb, annunciata a inizio 2019 per un corrispettivo di 89,5 miliardi di dollari. Altro dato di rilievo riguarda Pechino. Con 5,9 miliardi di dollari sparsi su imprese negli Usa e in Europa, il ruolo degli investitori cinesi è stato poco significativo.
E per la prima volta il peso delle operazioni da o per gli Usa ha superato la metà dei 1.800 miliardi della torta globale, con un 53,2% del totale. Altro trend in Europa (-38,8%) e Asia (-34,2%) dove le fusioni societarie sono crollate.