Le società che vedono la famiglia fondatrice ancora fortemente presente nell’azionariato vanno meglio rispetto alla media del mercato. L’‘indice family owned’ - elaborato dalla casa di investimento svizzera Lapis asset management - dal 2007 a settembre 2019 ha guadagnato il 238% (includendo anche i dividendi reinvestiti) rispetto al pari indice ‘Msci world gross domestic’ che (anch’esso includendo i dividendi reinvestiti) nel frattempo ha ‘soltanto’ raddoppiato il valore iniziale.
“Abbiamo selezionato per un nuovo fondo società che abbiano una capitalizzazione di Borsa di almeno 5 miliardi, che distribuiscano il dividendo ininterrottamente da almeno 10 anni senza averlo mai tagliato (costante o in crescita) e soprattutto le cui azioni siano almeno per il 20% ancora nelle mani della famiglia fondatrice - spiega Andreas Wüeger, gestore Fondi azionari di Valeur asset management -. Questo fattore legato all’essere ancora un “family business” è particolarmente interessante perché tende ad assicurare che il dividendo verrà pagato anche in futuro; è infatti evidente che per la famiglia il flusso di dividendi rappresenta una fonte di reddito importante”.
La classifica è dominata da società statunitensi (11) e cinesi (11). Al terzo posto grandi gruppi svizzeri (6) fra cui Roche e Garmin. L’Eurozona è rappresentata da Francia (4), Germania (2) e Spagna (1). Il Giappone conta 3 aziende tra le prime 50.