Le autorità cinesi hanno sanzionato il gigante dell’e-commerce Alibaba con una maxi-multa da 18,2 miliardi di yuan (pari a 2,78 miliardi di dollari) per abuso di posizione dominante. La multa fa seguito all’inchiesta avviata nei confronti dell’azienda a dicembre.
Il Partito comunista cinese sta rafforzando il controllo sui colossi dell’e-commerce e del web presenti nel Paese, avvisandoli di non usare il loro predominio industriale per soffocare la concorrenza. Di qui, la decisione dell’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato di sanzionare il colosso fondato da Jack Ma perché limita la competizione tra le aziende che si occupano di vendite online. Del resto, Alibaba è il più grande colosso mondiale dell’e-commerce per volume di beni venduti attraverso le sue piattaforme.
L’indagine sull'azienda era già stata aperta a dicembre. L’accusa riguardava il fatto che Alibaba chiedesse una sorta di esclusiva ai commercianti che desiderano vendere i loro prodotti sulla sua piattaforma, chiedendo loro di evitare l’utilizzo di siti di e-commerce rivali. L’importo della sanzione è stato determinato dopo che le autorità di regolamentazione hanno deciso di imporre una multa ad Alibaba corrispondente al 4% delle sue entrate del 2019, che furono pari a 455,7 miliardi di yuan.
A marzo la Cina aveva già multato anche 12 società, compresa la Tencent Holdings (celebre per la sua app di messaggistica WeChat), di 500 mila yuan ciascuna (pari a 77 mila dollari) per non aver reso noti precedenti acquisizioni e accordi commerciali.