Lufthansa torna privata. Il governo tedesco, attraverso l’Economic Stabilization Fund (WSF), ha ceduto l’ultima quota del 9,92% uscendo dal capitale della compagnia tedesca prima della scadenza di ottobre 2023, prevista dal piano di salvataggio.
È il primo vettore europeo a liberarsi dai vincoli pubblici che hanno giocato un ruolo importante nel periodo più buio della pandemia, quando il traffico era azzerato. In quei giorni si parlava di salvataggio pubblico o fallimento perché altre strade non erano percorribili.
Lo stato tedesco entrò nel giugno 2020 con una quota del 20%, garantendo anche prestiti per 9 miliardi di euro, restituiti lo scorso ottobre, una condizione che ha consentito a Lufthansa di avanzare la proposta insieme a MSC di acquisizione di una quota di ITA Airways, proposta decaduta a favore del gruppo Air France-KLM, Delta Air Lines e del fondo Certares.
“I proventi totali di 1,07 miliardi di euro a favore del WSF dalla vendita della sua partecipazione superano significativamente 306 milioni di euro investiti per acquisirla”, si legge in un comunicato del fondo che ora può contare su una plusvalenza di 760 milioni di euro. Il vettore torna così in mani private, dopo esser stato salvato dallo Stato-imprenditore.