Apple ha chiuso il suo migliore terzo trimestre di sempre con utili e ricavi in rialzo. E superiori alle stime degli analisti. Il numero degli iPhone venduti si è rivelato inferiore alle attese, ma l’alto prezzo medio ha spinto Ie entrate. E suggerisce che il modello iPhone X - il più costoso con un prezzo di partenza di 999 dollari – non sta andando male.
I risultati ottenuti da aprile a giugno sono stati sostenuti da smart-phone, servizi e dispositivi indossabili. Il risultato è in un aumento degli utili del 32% a 11,5 mld da 8,7 mld dello stesso trimestre del 2017. Un contributo rilevante è venuto dalla crescita dei servizi, che hanno generato vendite record. I ricavi del segmento - che comprende App Store, Applecare, Apple pPay, Apple Music e Cloud Services - hanno superato per la seconda volta consecutiva i 9 mld, arrivando a 9,5 mld (+31% annuo).
Il numero di iPhone venduti è stato inferiore alle aspettative, seppur in rialzo dell'1% rispetto a un anno prima. Dinamica simile per iPad e Mac. Invece, nella categoria "altri prodotti" - quella che comprende l'Apple Watch, l'Apple Tv, i prodotti beats, l'iPod, le cuffie wireless Airpods e accessori di parti terze - il fatturato è salito del 37% a 3,74 miliardi di dollari.
Alla luce di tutto questo, Apple ha annunciato una cedola di 73 centesimi per azione. E a sorpresa il ceo Tim Cook ha spiegato che i dazi adottati da Washington contro Pechino non stanno colpendo alcun prodotto dell'azienda. Ha, però, lanciato anche un monito: "Stiamo valutando le implicazioni delle ulteriori tariffe minacciate da Trump su 200 mld di dollari di importazioni cinesi".
Questa narrazione dei successi contabili di Apple è in parte mitigata dalla concorrenza della cinese Huawei, ora seconda nella classifica dei produttori mondiali di smart-phone dopo la coreana Samsung. Il colosso guidato da Tim Cook è così sceso in terza posizione.