Le immatricolazioni su scala globale sono salite, spingendo a livelli record utili e fatturato di Toyota.
Nei primi sei mesi dell’anno fiscale giapponese, da aprile a settembre, la casa automobilistica nipponica ha registrato un risultato netto in rialzo del 2,6% a quota 10,5 miliardi di euro.
Accelera anche l’utile operativo (cresciuto nella misura dell’11,3%), mentre le vendite a livello di gruppo vedono un progresso di oltre il 4%, trainate dalla crescita a doppia cifra sul mercato domestico, e dalla domanda in Nord America e in Europa.
E non è tutto qui. Il colosso giapponese e quello cinese Byd hanno deciso di unire le forze per potenziare la ricerca e lo sviluppo delle auto elettriche. Fino a un momento prima dell’accordo con Toyota, Byd era uno dei principali competitor di Toyota per le auto ibride vendute sui mercati orientali.
Il costruttore nipponico ha lanciato la prima ibrida (Prius) nel 1997 e da allora ha venduto oltre 14 milioni di veicoli elettrificati. Ma per l’elettrico puro a batteria servono sforzi enormi.