“È chiaro che se un dipendente pubblico, a parità di ruolo, guadagna gli stessi soldi a Milano e a Reggio Calabria è intrinsecamente sbagliato, perché il costo della vita in quelle due realtà è diverso”.
Alle parole del sindaco (progressista) di Milano risponde il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola (anche lui progressista): “Non voglio polemizzare con Sala ma il problema non è quello delle gabbie salariali. La pubblica amministrazione deve essere trasformata, ma è una responsabilità nazionale, non delle singole parti del Paese”.
Gli amministratori e il governo farebbero piuttosto bene a riflettere su come rilanciare il Mezzogiorno. Infatti, di un Sud più forte economicamente beneficeremmo tutti, in un paese dove la ‘questione meridionale’ è secolare e uno dei problemi principali è la desertificazione industriale del Meridione, al pari di bassi tassi di occupazione e livelli di produttività modesti. Questi ultimi due punti sono in realtà aspetti cha attanagliano da lungo tempo tutto il Paese, caratterizzato da un’economia afflitta da nanismo industriale e specializzazione in ambiti perlopiù low-tech.
La soluzione dunque non è certo intervenire sulle retribuzioni dei lavoratori che vivono in regioni che già soffrono un grave ritardo infrastrutturale e dei servizi. Le gabbie salariali non farebbero altro che accentuare questo ritardo.