A perdere il lavoro non sono stati soltanto i dipendenti con contratto non superiore a 6 mesi (428 mila nel secondo trimestre), ma anche i giovani: il tasso di occupazione della fascia 15-34 anni è sceso al 39,1%. Nel 2008 era oltre il 50%.
Nel complesso gli occupati si riducono di 470.000 unità rispetto al primo trimestre e di 841.000 unità rispetto al secondo trimestre 2019. La riduzione è dovuta soprattutto al calo dei lavoratori a termine e degli indipendenti, visto anche il blocco dei licenziamenti deciso dal governo.
Il calo degli occupati e delle ore di lavoro non è distribuito in maniera uniforme: aumentano i divari non solo per fasce di età, ma anche per genere, area geografica e tipo di attività.