Addio cartellino e turni da otto ore. La Velvet Media, agenzia di marketing di Treviso, ha deciso di ‘abolire’ l’orario di lavoro. Fino a tutta l’estate i circa 150 dipendenti saranno chiamati a lavorare per obiettivi e non per otto ore al giorno e cinque giorni a settimana. Tutte le ferie e i permessi saranno presi liberamente e sarà possibile entrare in azienda anche in orari inusuali. Si tratta di un esperimento innovativo difficile da definire: non è né smart working, né remote working.
A contare non è la quantità di ore di lavoro ma il raggiungimento di obiettivi specifici. Quindi i dipendenti sono chiamati a dare priorità alle commesse dei clienti con ancor maggiore determinazione, ma possono decidere loro in che momenti della giornata portare a termine il loro lavoro e da dove farlo. È questa la novità per cui sono stati formati nelle ultime settimane i capi dei reparti web, social media, copywriting, design, sem e commerciale. “Siamo convinti che se una persona è serena e sta bene nel privato, potrà essere più performante anche davanti al computer - spiega Bassel Bakdounes, titolare di Velvet Media -. Il miglioramento della qualità della vita genera la possibilità di lavorare meglio”. Parole condivisibili.
Da un certo punto di vista è quindi una buona notizia, visto che i lavoratori hanno un maggiore grado di libertà. Ma in questo caso c’è una sorta di salto di specie. Chiedere ai dipendenti di lavorare su obiettivi potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: i singoli lavoratori sono nella possibilità di stabilire con precisione quante ore/giornate di lavoro occorrono per raggiungere un determinato obiettivo? Il rischio è di trasformare il lavoratore dipendente in consulente, con tutti i risvolti negativi del caso.