Quando Elias Chedid si è trasferito a San Francisco, California, nel 2017, era piuttosto contento di raddoppiare il suo stipendio rispetto a quello che guadagnava in Francia. “Ho accettato un’offerta da 85mila dollari. Ho pensato che fosse buona. In realtà, ero stato fregato”, ha spiegato il giovane data scientist che ha poi cambiato lavoro diverse volte fino al trasferimento a New York dove ora guadagna quasi 400mila dollari all’anno.
“In Francia, non avrei mai potuto vedere quadruplicare il mio stipendio. Le opportunità sono fantastiche”. E “quando torno a Parigi, mi sento super ricco. Quando esco con i miei amici, pago il conto. Mi costa il prezzo di un pasto per due a New York”. Questa è la diagnosi di Elias Chedid ed è condivisa dagli americani, che sognano il sole in Europa, proprio come i francesi che vanno in pensione a Marrakech, in Marocco.
Un esempio di ciò è un rapporto del canale televisivo CNBC dal titolo: “Si può acquistare una casa in Francia o in Italia al ‘prezzo di un nuovo camion’”. Nell’articolo si sostiene che “il costo della vita è letteralmente del 50%”, rispetto agli Usa.
La ragione di ciò è il massiccio ritiro delle economie francese ed europea rispetto a quella degli Stati Uniti. L’evoluzione mostra che la presidenza di Donald Trump, seguita da quella di Joe Biden, è stata segnata da un’accelerazione economica che ricorda l'età dell'oro delle corporazioni, la "Gilded Age" della fine del XIX secolo, con il trionfo tra gli altri di John Davison Rockefeller, Andrew Carnegie, Thomas Edison, JP Morgan.
In pratica, in seguito alla robusta crescita, prezzi e salari sono decollati nella prima economia al mondo. Il divario con gli standard di vita europei non è mai stato così ampio. E rende il paese sempre meno accessibile ai turisti.