Sono 70.000 l'anno i lavoratori africani ad alta competenza (high-skilled), in particolare medici e ingegneri, che migrano verso i paesi avanzati. Per fermare questa emorragia l'Unione Africana ha elaborato un nuovo piano decennale, in cui si esorta in particolare l'Africa sub-sahariana a contrastare gli effetti della "fuga dei cervelli" incoraggiando i cittadini a contribuire allo sviluppo dei loro paesi di origine attraverso il trasferimento di competenze e tecnologia.
"In Africa rispetto ad una popolazione di 1,2 miliardi di persone ci sono soltanto 55.600 ingegneri, ma ne servirebbero 4,3 milioni", afferma lo studio, che evidenzia anche la forte assenza di medici. Le statistiche rese disponibili dall'Unione Africana indicano che a emigrare è il 75% dei medici formati in Mozambico, il 70% in Angola, il 59% nel Malawi, il 57% nello Zambia e il 51% nello Zimbabwe. Il risultato è che oggi in Africa sono presenti 0,307 medici per 1.000 persone, che corrispondono a 358.000 dottori per 1,2 miliardi di persone.
E le prospettive non sono rosee. L'Unione Africana prevede che, a meno che le cose non cambino rapidamente, entro il 2030 soltanto 12 milioni di giovani africani avranno avuto un'istruzione terziaria.