Tra maggio e giugno la disoccupazione ha visto lievi riduzioni, sia nell’Ue (6,3%, il dato più basso dal 2000, ovvero da quando è iniziata la rilevazione), sia nell’Eurozona (-0,1%, a 7,5%, non era così basso da luglio 2008).
Quattro i Paesi con tasso di disoccupazione oltre le medie europee: Grecia (17,6%), Spagna (14%), Italia (9,7%) e Francia (8,7%).
Buone notizie sul fronte della disoccupazione giovanile, in calo sia nell’Ue (14,1%, -0,2%) sia nell’Eurozona (15,4%, -0,2%).
Tali (positive) performance del mercato del lavoro avvengono in una fase in cui la crescita economica è anemica e l’inflazione resta lontana dall’obiettivo indicato dalla Bce (2%).
A determinare questo apparente paradosso concorrono vari fattori. Tra questi, la modesta produttività dei nuovi posti di lavoro creati e in alcuni casi l'incremento dei cosiddetti "scoraggiati".