Nel 2019, il costo orario medio del lavoro (escludendo agricoltura e pubblica amministrazione) è stato pari a 27,7 euro nell'Ue e 31,4 nell’Eurozona. I dati elaborati da Eurostat riguardano le imprese con 10 o più dipendenti.
Analizzando le percentuali a livello nazionale emerge un gap enorme. In fondo alla classifica troviamo Bulgaria (6 euro), Romania (7,7), Lituania (9,4), Ungheria e Lettonia (entrambi 9,9), mentre al vertice Danimarca (44,7), Lussemburgo (41,6), Belgio (40,5), Francia (36,6), Paesi Bassi (36,4), Svezia (36,3), e Germania (35,6). L’Italia risulta più indietro nel ranking con 28,8 euro.
E, sebbene i maggiori incrementi siano stati registrati nei paesi con i valori più bassi lasciando presumere che potrebbero tendere a convergere nel lungo periodo verso la media dell’Ue, appare tecnicamente complicato immaginare concreti passi in avanti sul tema dell’Unione fiscale a fronte di valori così distanti fra loro.